
Il copywriting o… l’arte di scrivere in maniera attrattiva.
“Una penna è certamente uno strumento eccellente per fissare l’attenzione di un uomo e alimentare la sua ambizione”: con questa frase di John Adams (andate a scoprire da soli, ovviamente sul web, di chi si trattava…) iniziamo il nostro piccolo viaggio settimanale all’interno del mondo legato a comunicazione, marketing e chi più ne ha, più ne metta.
Uno degli argomenti che certamente entra nelle “case” di ogni agenzia che si rispetti è quello del Copywriting.
Chi lo fa? Il copywriter che, in italiano, sarebbe il cosiddetto “redattore di testi pubblicitari”: certamente scrivere un testo può essere considerato una cosa banale, al giorno d’oggi, ma ha una sua importanza e soprattutto può risultare fondamentale, se non cruciale, per un’azienda.
Chi fa questo tipo di mestiere non è solamente una persona che ha un’ottima padronanza della lingua italiana, ma ancor più oggi assume un significato importante: questo perché il “copywriting” può essere considerato una sorta di front-office digitale dell’azienda e, anzi, anche un veicolo commerciale notevole.
Scrivere un post in maniera attrattiva può fare la differenza fra il prendere ed il non prendere un cliente, fra il vendere o meno un prodotto; fra l’acquisire una consulenza o perderla. E la stessa cosa vale anche per gli articoli di approfondimento, che conferiscono autorevolezza a un determinato argomento, ad una realtà, ad un’azienda.
Ecco il perché, quando si scrive un testo, non lo si fa di certo a cuor leggero: bisogna avere una certa sensibilità “artistica” nel trasmettere il messaggio e, al tempo stesso, conoscere a fondo l’argomento di cui si sta parlando. L’adeguata documentazione e la capacità di cogliere informazioni e dati sono le basi su cui si fonda il “copywriting”, che sempre più diventa un mestiere che dà valore al prodotto o servizio che si va a comunicare all’utente finale.